Cantine Polito
Le vie del vino nel Cilento da degustare
di Bruno Sodano
Agropoli – Il Cilento è da sempre terra di prodotti ottimi, di grande qualità, lavorati da mani esperte e da sapienti contadini. È qui che nasce la Dieta Mediterranea dove la natura ha felicemente conservato la sua genuinità e permette all’uomo di legare la Dieta Mediterranea non solo al cibo ma anche all’aria, e quindi fa bene al corpo e allo spirito. Fra le diverse cantine cilentane vorrei parlare di una che, in particolare, ha da sempre catturato la mia attenzione.
Polito Viticoltori nasce negli anni ’60 quando Vito Polito impianta i primi vigneti sulle dolci colline di Agropoli, proprio di fronte al mare. Le uve prodotte erano inizialmente vendute, e solo una piccola parte venivano vinificate per il consumo familiare. Nel 2000 dopo il reimpianto di parte dei vigneti per opera del figlio Vincenzo, fitopatologo specializzato in viticoltura, si ha una svolta nell’azienda.
La filosofia di Vincenzo e del figlio Carlo (che gentilmente mi ha concesso una piccola intervista), che dopo essersi specializzato in enologia oggi conduce l’azienda, è quella di avvicinare sempre più persone al gusto del buon bere. L’idea è di rendere la cantina un luogo dove è possibile incontrare il produttore, realizzare percorsi degustativi, una sorta di Club del Gusto, soprattutto con la realizzazione della nuova sala degustazione. La nuova cantina ospita altresì una mostra permanente di quadri del pittore napoletano Nicola Liegi.
Quando nasce l’azienda?
«L’azienda agricola nasce con nonno Vito negli anni ’60 e le uve andavano conferite alla cantina sociale di Rutino. Poi mio padre ha voluto che si chiudesse il ciclo e circa nel 2006 abbiamo iniziato a vinificare imbottigliando le prime 5.000 bottiglie di Cilento Bianco DOC e Aglianico Cilento DOC fino ad arrivare ad oggi che produciamo circa 50/60.000 bottiglie all’anno. I vitigni autoctoni che alleviamo sono Aglianico e Fiano, coltiviamo anche della Falanghina ed i vigneti sono ubicati tra Eredita, Giungano, Torchiara ed anche vicino la stessa cantina per un totale di circa 10 ettari»
Carlo, ci spieghi come vengono trattati i vini adatti all’invecchiamento finito il processo di fermentazione.
«I vini adatti all’invecchiamento vengono spostati nei Tonneau, sempre in rovere francese dalla capienza di 500 lt. In precedenza usavamo le barrique, che sono di 225 lt, però da qualche anno abbiamo cambiato con i tonneau ed il risultato finale è differente, poiché il rapporto tra la più ampia superficie e volume del vino, comporta un minore contatto e conseguente attenuazione degli scambi, favorendo una lenta e graduale micro-ossigenazione con una parziale e più delicata cessione dei componenti del legno al vino».
Come nascono e quale è la tecnica di lavorazione degli Elisir di Bacco e di Venere?
«La mia famiglia ha un liquorificio e produciamo liquori fatti da infusione di prodotti raccolti da noi. La lavorazione dei liquori piace a mia madre, quella del vino a mio padre, e così è nato un prodotti che unisse le due aziende, la cantina ed il liquorificio. Così è nato questo prodotto che prevede l’infusione di amarene in vino Aglianico (Elisir di Bacco) fino a far nascere la versione bianca fatta dall’infusione delle bucce di agrumi e vino Fiano».
Sbaglio o è nato un cocktail tutto cilentano usando i vostri Elisir?
«Si, è nato lo Spritz cilentano fatto inizialmente con Elisir e Prosecco. Adesso, però lo stiamo proponendo con il vino bianco in modo tale da farlo ancora di più cilentano con prodotti solo locali».
Il 2018 è un anno importante per la cantina Polito: Carlo ha deciso di ampliare la produzione con vini diversi dai classici autoctoni. Così nascono 600 bottiglie di Chardonnay «Studiando enologia è anche bello mettersi in gioco, sperimentando, con nuovi vitigni. Noi abbiamo lavorato e lavoriamo per il 99% con Aglianico e Fiano – precisa Carlo – ma questo è un modo per mettersi in discussione ed ampliare le proprie conoscenze». Con grande soddisfazione il prodotto, è stato ampliamente apprezzato dai suoi collaudati clienti, ed è andato letteralmente a ruba cosicché bottiglia dopo bottiglia, rigorosamente numerate, sono state vendute nella quasi totalità della produzione. La cantina Polito, ad oggi, risulta essere fra le perle del Cilento perché ha saputo produrre una qualità di vino eccellente a prezzi decisamente accessibili.
Vari i riconoscimenti nel pur breve periodo di presenza sul mercato dei Vini Polito:
“Roccaventa” Diploma di Merito e Distinzione Campania Felix; “Saracè” Secondo miglior vino da abbinare alla mozzarella al Looking for white; La guida VINIBUONI d’Italia 2017 Touring Club Italiano assegna: Tre stelle al Cilento Doc Aglianico Corsaro 2011. Tre stelle al Cilento Doc Aglianico Riserva Don Vito 2007; Tre stelle al Cilento Doc Fiano Saracè 2010; Tre stelle al Cilento Doc Fiano Saracè 2015; Due stelle al Paestum Igt Rosato Prime Rose 2015. Durante la degustazione ABD #wineclub, del 2016 presso l’Oleandri Resort di Paestum, con tema “Fiano cilentano 2015” il Fiano Cilento DOP Saracè 2015 è stato il primo classificato con un punteggio di 84/100. Presente nella Guida Vini d’Italia 2018 di Le Guide de L’Espresso al Fiano Cilento DOP Saracè 2016 categoria “I Vini da Comprare”.