TOSCANA, QUANDO IL VINO SPOSA L’ARCHITETTURA
Viaggio alla scoperta dei migliori vini italiani nelle cantine del progetto Toscana Wine Architecture
Sono 14 le cantine sparse tra 6 province toscane riunite nel circuito chiamato Toscana Wine Architecture, dove i templi del vino sono progettati da grandi architetti di fama internazionale. Per vivere al meglio il connubio tra enologia, natura, architettura e bellezza ecco dunque uno spunto di visita perfetto per amanti dell’enologia e semplici appassionati, da abbinare al soggiorno al The Sense Expierence Resort, immerso in un parco naturale che si affaccia sul Golfo di Follonica.
Pensando alla Toscana è facile che venga subito in mente l’enologia, considerando anche che qui l’attività di vinificazione era già nota ai tempi degli Etruschi e il loro vino era apprezzato in tutto il Mediterraneo. Grazie all’abbondanza di suoli diversi, di un paesaggio caratterizzato da climi differenti, da colline, da coste marine, da montagne, il terreno ha regalato a questa regione una fiorente varietà di ambienti che sono risultati perfetti per la produzione dei migliori vini ed etichette esistenti al mondo. Ci sono diversi modi per venire a contatto con questi vini, ed una in particolare si offre con caratteristiche che sanno unire sapientemente il paesaggio vinicolo con interessi di architettura d’autore: si tratta del progetto Toscana Wine Architecture, un circuito di 14 cantine distribuite su 6 province della regione e progettate dai grandi architetti, le firme più illustri del panorama internazionale.
Ognuno ha dato il proprio tocco per creare opere all’avanguardia perfettamente integrate con il paesaggio circostante, nel rispetto dei principi della bioarchitettura che ha mirato alla riduzione dei consumi energetici e all’uso dei materiali locali. Ecco, quindi, lo spunto ideale per intraprendere un viaggio tra bellezza, paesaggio, architettura contemporanea e vino grazie al quale il visitatore viene invitato ad abbracciare un concetto nuovo di enoturismo.
La cantina dei Marchesi Antinori a Bargino è un progetto realizzato da Marco Casamonti per studio Archea e nasce per raccontare passato presente e futuro della famiglia: celebrando il legame con il territorio coniuga funzionalità produttiva e bellezza estetica grazie ai materiali naturali, ai colori caldi e alle linee geometriche essenziali integrate perfettamente nel paesaggio. La Cantina Petra, che porta la firma di Mario Botta, è un’oasi naturale di 300 ettari tra Colline Metallifere, Parco di Montioni, riserva Poggio Tre Cancelli e parco della Sterpaia. Di fronte al paese di Giuncarico, nel comune di Gavorrano in provincia di Grosseto, la Rocca di Frassinello porta la firma di Renzo Piano, che ha concepito una cantina essenziale nelle forme esaltando la funzionalità dello stabilimento produttivo con una divisione degli spazi rivoluzionaria e un’attenzione eccezionale al processo di vinificazione. Il Borro, con il progetto dell’architetto Elio Lazzerini, è la cantina della famiglia di Leonardo Ferragamo a San Giustino Valdarno, nell’Aretino, che vanta 3.000 mq immersi nel verde circondati da un’immensa pineta: qui la produzione vitivinicola si concentra su vitigni autoctoni, come il Sangiovese, ma anche vitigni eccellenti della tradizione toscana, tra cui il Merlot, il Cabernet Sauvignon e il Syrah. Si trova invece a Castiglione della Pescaia la Fattoria Le Mortelle, altro esempio di architettura avveniristica che si presenta in gran parte interrata e costruita usando materiali naturali, sfruttando la termoregolazione delle rocce presenti in profondità nel suolo. È firmata da Agnese Mazzei la struttura del Castello di Fonterutoli a Castellina in Chianti, una cantina moderna ma allo stesso tempo custode di una conoscenza secolare. La Cantina di Montalcino, si presenta con un sapiente mix di acciaio e legno, tecnologia e natura, modernità e tradizione, mentre la Cantina di Salcheto a Montepulciano si caratterizza per il giardino verticale, i lucernari solari, la centrale e biomasse.
Nel cuore della Maremma, a Montiano, la Tenuta Ammiraglia dei Marchesi Frescobaldi con le sue linee moderne ricorda la prua di una nave ricoperta di verde e piante arboree. Nella terra del Doc Bolgheri, a Donoratico, la Tenuta Argentiera si offre con il suo stile sobrio, le grandi terrazze e vedute panoramiche su vigneti, dune e mare. Nella punta più a sud dell’Isola d’Elba la Fattoria delle Ripalte è firmata dall’architetto Tobia Scarpa che un tempo era viticoltore ed ha progettato un edificio in granito, mentre realizzata con massi giganti di arenaria è la struttura del Podere di Pomaio, piccola cantina dalla vocazione contemporanea. A Cingiano la Cantina Colle Massari appare come una gabbia rada e leggera di pilastri e travi in cemento bianco che come un pergolato nasce dalla vigna e si appoggia in modo quasi provvisorio sopra il corpo interrato. Alla Cantina Caiarossa che si trova a Riparbella a pochi passi dal Mar Tirreno, è la disciplina orientale del Feng Shui a definire forme, colori, luci, materiali e l’orientamento.
Per continuare con un’altra esperienza immersiva a contatto con la natura, ecco il soggiorno al The Sense Experience resort, nel cuore della Maremma Toscana. Si tratta di un vero e proprio angolo di paradiso situato all’interno di una rigogliosa pineta, composto da 5 edifici dove sono disposte 112 camere di diverse tipologie, in un contesto paesaggistico unico e servizi d’eccellenza. Qui tutto sembra studiato per appagare corpo e spirito, perfetto quindi tra una visita di una cantina e l’altra per ritagliarsi una vacanza a tutto tondo nella splendida regione tra relax, natura ed enogastronomia.