Cantina Stella di Lemmen
Lemmen e il Mito delle Cinque Terre
Siamo alla Cantina Stella di Lemmen, a Riomaggiore dove il mare, la terra e il cielo sono fusi insieme. Il nome del vino viene dal latino “limen” che vuol dire “confine” ed è anche nome originario del luogo che ora si chiama Lemmen, posto proprio al limitare delle Cinque Terre.
Una connessione unica tra territorio e natura che i vini di Stella di Lemmen offrono, suscitando una sensazione di scoperta e meraviglia. La bellezza delle Cinque Terre, unita a un’esperienza sensoriale profonda, crea un legame indissolubile che si riflette in ogni bottiglia.
Stella di Lemmen: una splendida realtà vitivinicola sapientemente incastonata nelle colline delle Cinque Terre
Stella di Lemmen è una giovane azienda biologica e biodinamica, un anfiteatro naturale situato sulle alture delle Cinque Terre, angolo di mondo protetto dall’UNESCO che incanta con i suoi paesaggi mozzafiato. Qui, Lucia e Diego hanno trasformato un sogno in realtà, creando un angolo di viticoltura biologica che celebra il particolare terroir ligure.
Nel piccolo borgo di Lemmen, Lucia Bruzzone e Diego Feola hanno trasformato un antico insediamento agricolo abbandonato in un progetto che celebra la sinergia tra uomo e natura. Tra terrazzamenti secolari sostenuti da muri in pietra che si affacciano sul mar ligure orientale, la famiglia ha scelto di percorrere una strada poco convenzionale, interpretando in chiave odierna l’originaria magnificenza delle storiche Le Cinque Terre. Un’oasi raggiungibile solo a piedi, attraverso il sentiero 593 del Parco Nazionale che collega Riomaggiore a Portovenere, dove ogni passo è un incontro con la bellezza incontaminata di un territorio straordinario.
“Io e Diego volevamo una casa in campagna – racconta con entusiasmo Lucia titolare dell’azienda davanti a un calice di vino – entrambi abbiamo la Liguria nel cuore. Abbiamo cercato per un po’ di anni una casa alle Cinque Terre, poi, mentre eravamo a Berlino per lavoro, abbiamo visto un annuncio di una casa che ci ha portato a vedere Lemmen. Ci abbiamo messo un quarto d’ora a capire che quello sarebbe stato il nostro futuro. Abbiamo cominciato quest’avventura acquistando la casa circondata da rovi con il suo piccolo terreno, 1000 m di terra, l’ultima casa a essere abbandonata perché il proprietario, di 84 anni, non riusciva più a prendersene cura impossibilitato a salire a piedi dal paese. Ci hanno raccontato che qui, una volta, crescevano i vigneti da cui si raccoglieva l’uva più buona della zona e inizia così, con un pizzico di follia, la nostra fantastica avventura nell’agricoltura. Un lavoro molto impegnativo e complesso, ma anche un privilegio perché ora è diventato un angolo di paradiso in uno dei luoghi più belli al mondo”.
Missione dell’Azienda
Il cuore pulsante di Stella di Lemmen è la sua visione: un’agricoltura biologica e biodinamica che rispetti la terra, promuova la biodiversità e crei un ecosistema il più possibile autosufficiente. Il lavoro della famiglia non si limita alla produzione di vini, ma è un impegno costante a vivere in sintonia con la natura. I vigneti, affiancati da piccoli uliveti, orti, frutteti e giardini di erbe aromatiche e officinali, sono una testimonianza di come l’uomo possa far parte di un sistema naturale che si rigenera continuamente attraverso le stagioni. Ogni bottiglia racconta un momento, un pezzo di storia, un gesto artigianale che affonda le radici nella bellezza e nelle vibrazioni del luogo. L’obiettivo è trasmettere il “respiro della natura” a chi visita l’azienda e a chi degusta i suoi vini, invitando a vivere con consapevolezza e rispetto l’ambiente che ci circonda.
La passione e l’arte della viticoltura al servizio del territorio
L’azienda, nata nel 2015, sorge su un piccolo altopiano affacciato sul Mar Ligure, a circa 400m di quota, parte integrante del Parco Naturale delle Cinque Terre e dalla lunghissima storia ma rimasto abbandonato da decenni in quanto difficilmente raggiungibile. I lavori sono tutt’ora in corso: lo scopo primario è la riqualificazione e la tutela di questo incantevole angolo di universo, che elargisce pace e bellezza ad ogni sguardo e che instilla in tutti coloro che hanno l’opportunità di visitarlo un profondo rispetto nei confronti della natura che ci circonda e ci sostiene. Pochi ettari, pochi filari su ciascun terrazzamento, in primis dedicati alle uve bianche tradizionali della zona, ovvero Vermentino, Bosco ed Albarola, ma recentemente anche a quelle rosse, Granaccia e Syrah. Pochissime bottiglie, ottenute col duro e costante lavoro, che ricompenseranno pienamente coloro che avranno la fortuna di poterle degustare.
“Il nostro motto è “portare il mare nel bicchiere”! Il nostro vino biodinamico, ancora in fase di sperimentazione con una prima vera vendemmia del 2019, è un vino bianco dal piacevole equilibrio tra acidità, sapidità e grado alcolico, con note delicate di fiori bianchi e un buon corpo; un vino affascinante”.
Nel 2020 prima annata in commercio, poche migliaia di bottiglie del Limen, che rappresenta l’emblema del percorso aziendale, ottenuto da Albarola, Bosco e Vermentino in percentuali variabili secondo l’annata; è ottenuto da una co-fermentazione spontanea, senza l’uso di lieviti selezionati, per esaltare la freschezza e la purezza del frutto, la macerazione può durare da 36 ore fino a 5 giorni e si svolge in acciaio, dove seguono 8 mesi di contatto con le fecce fini. Il suo nome, che richiama il toponimo latino del luogo, simboleggia il confine tra terra, mare e cielo.
Qui, ogni azione, ogni gesto sono rispettosi della natura: le pratiche biodinamiche, le concimazioni tramite i sovesci, i trattamenti con zolfo e rame ridotti al minimo indispensabile, la lavorazione dei terreni e la raccolta delle uve, che avvengono esclusivamente a mano, sono i pilastri su cui si fonda la produzione. La coesistenza di viti, ulivi, orticole, alberi da frutto, arbusti e animali non è solo un metodo agricolo, ma una filosofia di vita che mira a supportare e mantenere l’equilibrio dell’ecosistema. La vinificazione avviene in modo spontaneo, senza lieviti selezionati, per permettere che il vino esprima in purezza il carattere del terroir. La vinificazione e l’affinamento rispettano i tempi della natura, lasciano che ogni bottiglia racconti la storia del territorio e del susseguirsi delle stagioni.
Dal 2021 l’attività in vigna e in cantina è seguita dal giovane e talentuoso enologo Konstantin Spinetti, nativo delle Cinque Terre e conoscitore dei segreti di questo territorio e dei vitigni autoctoni Bosco, Albarola e Vermentino, che ha subito trovato un’ottima sintonia con la visione aziendale e sta contribuendo in modo evidente agli sviluppi della personalità dei vini.
Progetti futuri
Il progetto Stella di Lemmen è in continua evoluzione. In programma ci sono l’ampliamento delle attività didattiche, come corsi di giardinaggio, di orticoltura, di erboristeria, workshop dedicati al benessere psicofisico e l’apertura di un “Ristoro di Lemmen”, dove i visitatori potranno degustare i prodotti aziendali nel loro ambiente naturale circondati dalla natura. In parallelo, l’azienda ha ampliato la sua produzione con mieli, tisane, oli essenziali, liquori e zafferano che raccontano della sua biodiversità e del territorio.
Stella di Lemmen non è solo un progetto vinicolo: è una storia di passione, di amore per la terra e di impegno verso un futuro sostenibile. Ogni bottiglia è il racconto di un territorio tanto duro quanto straordinario che, grazie al lavoro dell’azienda, continua a essere coltivato con rispetto, passione e amore.
I Vini, l’Essenza del Territorio alla conquista di Milano
Stella di Lemmen produce principalmente vini bianchi, ma la sua offerta è una sinfonia di sensazioni che vanno ben oltre la semplice esperienza gustativa. Ogni vino è un omaggio al delicato territorio delle Cinque Terre, un equilibrio perfetto di freschezza, mineralità e salinità, proprio come il paesaggio che li circonda.
L’assaggio nella affascinante cornice del DanielCanzian Ristorante
Stella di Lemmen, Limen
Uvaggio: 40% Vermentino – 40% Bosco – 20% Albarola
Annata 2020
Colore paglierino vivace, libera sentori di pesca nettarina, susina, pompelmo, bergamotto, con impronte floreali di narciso, dente di leone e camomilla. Ricordo di timo, rosmarino ed elicriso. Al palato segue una salinità evidente e una profonda acidità che pervade la bocca con un finale di spuma di mare. Nel calice di Limen la Liguria c’è tutta.
Annata 2021
Annata molto regolare, uve equilibrate, si apprezza maggiormente sia al naso che al gusto, l’impronta agrumata. L’olfatto è ancor più caratteristico dei vitigni: mela Pink Lady, cedro, nespola, tra i quali fanno capolino le note floreali di acacia e fiore di sambuco. Il ventaglio odoroso si espande poi su salvia e borragine, con un lieve ricordo balsamico di melissa e un pizzico di zenzero. Il sorso è caratterizzato da un intrigante equilibrio di freschezza e sapidità, nel quale riconosco i rimandi varietali del territorio. La nota di pompelmo che sfuma verso l’albedo determina la deliziosa chiusura amaricante. La 2021 invece è già piacevolmente persistente e qualche altro mese in bottiglia saprà renderla veramente una buona annata. E’ un vino che descrive il territorio, anzi se ne fa ambasciatore.
2023 Annata complessa e di lenta maturità che ancora non è stata imbottigliata. Un vino che avrà bisogno di tempo che nel bicchiere è fondamentale.
112358 Bianco 2022
Uvaggio: 50% Albarola – 50% Vermentino
Ispirato alla sequenza di Fibonacci, simbolo di ancestralità e armonia. Da vitigni Albarola e Vermentino, vinificati esclusivamente in terracotta, un bianco complesso, profondo e intenso tipico del territorio Esprime al meglio il terroir, raccontandoci la terra e il mare delle Cinque Terre. Colore paglierino medio con riflessi verdolini, aromatico che in bocca si traduce in agrumi e nespole mature. Un sorso ampio e strutturato alleggerito da note vegetali e floreali con una bella scia sapida che insieme alla freschezza donano piacevolezza e voglia di tornare ancora a bere.
Astro Bianco 2022
Uvaggio: 60% Bosco 20% – Albarola 20% – Vermentino
Il carattere inconfondibile delle uve Bosco affinate in anfora di terracotta incontra le altre due varietà Albarola e Vermentino vinificate in botti di rovere francese. Un vino che racconta una storia di fusione e di equilibrio. Il vino è equilibrato dal legno e questo lo rende coinvolgente, intenso, in crescita, segno di un lavoro meditato che sta dando buoni frutti. Vino di personalità, essenziale ma completo, di carattere chiaro e deciso. Al palato evidenzia la sua spina acida, seguita da una salinità evidente e da una profonda materia che sostiene il volume per un finale molto lungo.
Caligo Rosso 2020
Uvaggio: Granaccia 90% e saldo di Canaiolo
Prima annata sorprendente: Il nome “Caligo”, che significa bruma marina, un nome che evoca l’escursione termica caratteristica della zona. Un vino prodotto da uve Grenache con una piccola aggiunta di Canaiolo, allevati ad alberello, leggermente più in basso rispetto ai vitigni bianchi che matura in damigiane di vetro. Colore rosso intenso, al naso è complesso. Si esprime con note erbacee e di fiori secchi, seguiti da sentori fruttati. Al palato è bilanciato con tannini eleganti con un dinamico ventaglio gustativo. Prima uscita di un rosso per Stella di Lemmen, e già subito si coglie nel segno con un rosso mediterraneo di grande spessore.
La degustazione di vini targati Stella di Lemmen è stata accompagnata da un sapiente percorso marino di cibi preparati con la solita raffinata eleganza della cucina del DanielCanzian Ristorante (nel cuore di Brera a Milano), cornice perfetta, grazie ai colori pastello e alla valorizzazione della “terra” attraverso dei terrari ricchi di piante, la sala risulta essenziale e al contempo estremamente accogliente, con tocchi di verde e illuminata da luci calde.
Azienda Agricola Biologica e Biodinamica Stella di Lemmen
Strada Provinciale delle Cinque Terre, 9, 19017 Riomaggiore (SP)
Gilda Bonato