Ristorante Il Principe di Pompei
Seconda generazione
di Mario Cardone
L’insegna de “Il Principe” svetta cielo di Pompei con la sua proposta gourmet in pieno centro storico, nel tratto iniziale di via Colle San Bartolomeo, tra platani secolari dalle grandi chiome dove soffia nelle serate estive un venticello ristoratore mentre il tramonto tinge l’atmosfera circostante di una calda luce dorata. E’ come se un pezzo di Parigi fosse rimbalzato a Pompei.
Proprio nel tratto di strada in cui ha riaperto i battenti “ Il Principe” bistrot & restaurant incorniciato in una struttura a veranda “ferro Eiffel” in verde liberty con le finestre a giorno e design minimalista anche dell’arredo interno. L’accoglienza discreta con musica di sottofondo accoglie in cliente nella filosofia di gestione che punta alla valorizzazione del gusto nella sua più genuina espressione. La chicca del ristorante è nella “saletta riservata” che affaccia su un giardino d’arance.
A più di trent’anni dall’iniziativa de “Il Principe” di prima edizione che segnò una svolta della ristorazione pompeiana, con l’abbandono della linea cosiddetta turistica per quella di qualità con l’ impiego di materie prime a km.0. Ora con “Il Principe” di seconda generazione il timone è passato nelle mani di Gian Marco Carli, chef gourmet del bistrot restaurant spirit dal profilo innovativo e minimalista, che punta sul target giovane ma non tralascia la cucina tradizionale.
Il personaggio, nonostante la giovane età, ha talento da vendere abbinato ad una natura seria e riflessiva che gli assicura la fiducia degli amici e la stima dei clienti. Parliamo di un imprenditore del food dalla formazione professionale di base di matrice universitaria, arricchita dalla valorizzazione del vasto patrimonio di conoscenze e sperimentazioni sul campo (l’archeo cucina e la preparazione del crudo di pesce) ereditate in parte dai genitori, Marco e Pina Carli ma anche da iniziative avviate recentemente con buoni risultati.
L’ambiente del ristorante che il giovane Carli ha commissionato ai suoi architetti è formata da una sala per coppie e le comitive di giovani a caccia di nuove emozioni, i gruppi di degustazione e l’organizzazione di eventi e ricorrenze da festeggiare tavola, in buona compagnia e con un pranzo di classe con selezione di portate che vanno dal tradizionale all’innovativo, sempre nella coerenza gourmet grazie alla genuinità dei prodotti utilizzati e la coerenza negli abbinamenti dei gusti.
“Il biologico – osserva lo chef gourmet Gian Marco Carli – molti lo nominano ma solo pochi riescono a praticarlo”. “Il Pricipe” chiede al suo personale di sala e di cucina la cura dei dettagli nei rapporti della clientela oltre al calore dell’accoglienza. Il barista nell’angolo bistrot non è solo bravo ma è anche dotato di capacità di conversazione e creatività nella preparazione dei cocktail. I menù sono stati redatti con grafica pregevole.
“La personalizzazione della comunicazione è fondamentale a tutti i livelli nella ristorazione”. Ha dichiarato Gian Marco Carli. La carta dei vini a disposizione delle proposte di abbinamento del sommelier prevede 99 etichette. I menù sono diversi, variano a seconda dei tempi di raccolta e delle stagioni, presentando proposte valide per ogni richiesta e situazione.
Per esempio, per i panini di mare, per tutto il mese di luglio si consiglia tartara di tonno, pesto di basilico, pomodori di Sorrento, origano e stracciata di mozzarella oppure polpo alla griglia, frigitelli (ndr. peperoncini di fiume) provola di Agerola, Nduja. Nel prossimo mese di agosto arriveranno nuove proposte.
Si punta contemporaneamente sulla cucina campana moderatamente variata da richiami esotici insieme alla proposta di pietanze tradizionali praticate per i primi e secondi a forte richiesta, come, ad esempio, il piatto di candele alla genovese di manzo, le linguine alla Nerano e il calamaro ripieno.
Sono inoltre consigliate, e sempre apprezzate le tipicità della tradizione campana (parmigiana di melenzane) che in alcuni casi, come i “puparuol mbuttunat”, viene “rivisitata” in chiave gourmet.
A conclusione dell’intervista fatta mentre si sorseggia lo “spiritz della casa ci congediamo dal Patron de “Il Principe”:” A quanto la prima stella Michelin ?” E’ la domanda di buon augurio. “Ci stiamo lavorando – ci risponde – con il tempo e l’impegno professionale – ha proseguito – non mancherà di arrivare anche questo ambito riconoscimento”.
“IL PRINCIPE”
Second generation
by Mario Cardone
The sign of “Il Principe” stands out in the Pompeii sky with its gourmet proposal in the historic center, in the initial stretch of via Colle San Bartolomeo, among centuries-old plane trees with large foliage where a refreshing breeze blows on summer evenings while the sunset colors the surrounding atmosphere with a warm golden light. It is as if a piece of Paris had bounced to Pompeii.
Precisely in the stretch of road where “Il Principe” bistrot & restaurant has reopened its doors, framed in an “Eiffel iron” veranda structure in liberty green with open windows and minimalist design also in the interior furnishings. The discreet welcome with background music welcomes the customer into the management philosophy that aims to enhance taste in its most genuine expression. The gem of the restaurant is in the “private room” that overlooks an orange garden.
More than thirty years after the first edition of “Il Principe” initiative that marked a turning point in Pompeii’s catering, with the abandonment of the so-called tourist line for the quality one with the use of raw materials at km.0. Now with the second generation of “Il Principe” the helm has passed into the hands of Gian Marco Carli, gourmet chef of the bistro restaurant spirit with an innovative and minimalist profile, which focuses on the young target but does not neglect traditional cuisine. The character, despite his young age, has talent to sell combined with a serious and thoughtful nature that ensures the trust of friends and the esteem of customers.
We are talking about a food entrepreneur with a basic professional education of university origin, enriched by the valorization of the vast heritage of knowledge and experiments in the field (archaeological cuisine and the preparation of raw fish) inherited in part from his parents, Marco and Pina Carli but also from initiatives recently started with good results. The restaurant environment that the young Carli commissioned to his architects is made up of a room for couples and groups of young people looking for new emotions, tasting groups and the organization of events and anniversaries to celebrate at the table, in good company and with a classy lunch with a selection of courses that range from traditional to innovative, always in gourmet coherence thanks to the genuineness of the products used and the coherence in the combinations of flavors.
“Organic – observes the gourmet chef Gian Marco Carli – many mention it but only a few manage to practice it”. “Il Principe” asks its dining room and kitchen staff to pay attention to detail in customer relations as well as a warm welcome. The bartender in the bistro corner is not only good but also has conversation skills and creativity in preparing cocktails. The menus have been drawn up with fine graphics. “The personalization of communication is fundamental at all levels in catering”. Gian Marco Carli declared.
The wine list available for the sommelier’s pairing suggestions includes 99 labels. The menus are different, they vary according to harvest times and seasons, presenting valid proposals for every request and situation. For example, for seafood sandwiches, for the entire month of July we recommend tuna tartare, basil pesto, Sorrento tomatoes, oregano and mozzarella stracciata or grilled octopus, frigitelli (ed. river peppers), Agerola provola, Nduja. New proposals will arrive next August.
At the same time, we focus on Campania cuisine moderately varied by exotic references together with the proposal of traditional dishes practiced for the first and second courses in high demand, such as, for example, the plate of Genoese beef candles, Nerano linguine and stuffed squid. Also recommended and always appreciated are the typical products of the Campania tradition (eggplant parmigiana) which in some cases, such as the “puparuol mbuttunat”, is “revisited” in a gourmet key.
At the end of the interview, while sipping the “house spiritz”, we bid farewell to the Patron of “Il Principe”: “How much will the first Michelin star cost?” It is a good omen question. “We are working on it – he replies – with time and professional commitment – he continued – this coveted recognition will certainly arrive”.
www.ilprincipe.com