Il Gragnano di Iovine   

Ha creato così un vino frizzante naturale e artigianale a metodo Classico, il “Terra del Gragnano”, rifermentazione in bottiglia

Cantine Iovine     

di Angela Merolla

Antico vino napoletano

Sulla strada che s’arrampica ai Monti Lattari e va a raggiungere la Costiera Amalfitana, si snodano uno dopo l’altro piccoli comuni del napoletano, immersi tra faggeti, castagneti e impervi terrazzamenti dove più di ogni altra coltura si allevano viti.

Nelle uve di queste terre, c’è la storia di un’antica tradizione e  la tipicità di un vino scandita dal microclima, dalle intense escursioni termiche e dai terreni stratificati a sedimenti vulcanici, argilla e calcare.

Pimonte è uno dei comuni del territorio della Doc Penisola Sorrentina, qui l’azienda vinicola Iovine, risalente al 1890, racconta un bel pezzo di storia del famoso vino frizzante Gragnano, conosciuto per antonomasia come “vino dei napoletani”.

Gragnano

Da nonno Aniello ad oggi, si sono susseguite quattro generazioni che hanno prodotto questo vino nel rispetto del territorio, delle uve autoctone tipiche e degli usi tradizionali tramandati dai vignaioli locali.

Le cantine Iovine  utilizzando le uve Aglianico, Piedirosso e Sciascinoso, sono impegnate su due diverse produzioni di vino “Gragnano”,  la prima è prodotta con il Metodo Charmat nelle autoclavi aziendali, la seconda, mi spiega l’enologo e proprietario Aniello Iovine, nasce dalla rifermentazione in bottiglia, che si rifà agli antico metodo di produzione.

Ha creato così un vino frizzante naturale e artigianale a metodo Classico, il “Terra del Gragnano”, rifermentazione in bottiglia ottenuta dalla cuvèe dei tre vini base della tradizione e dal pied de cuve del Lambiccato, vino dolce di antiche origini, prodotto da uve Falanghina, Coda di volpe e Cacamosca.

Prossimamente per le festività natalizie, questo vino sarà perfetto con l’anguilla, il capitone e il baccalà fritto, rivelando tutta la sua esuberanza, il colore vivace, il gusto fresco e morbido, insomma la sua personalità.

www.iovine.com

Cantine Iovine
by Angela Merolla
Ancient Neapolitan wine
On the road that climbs the Lattari Mountains and reaches the Amalfi Coast, small towns of the Naples area unfold one after another, immersed in beech and chestnut groves and rugged terraces where vines are grown more than any other crop.
In the grapes of these lands, there is the history of an ancient tradition and the typicality of a wine marked by the microclimate, the intense temperature variations and the stratified soils of volcanic sediments, clay and limestone.


Pimonte is one of the towns in the Doc Penisola Sorrentina area, here the Iovine winery, dating back to 1890, tells a beautiful piece of the history of the famous sparkling wine Gragnano, known par excellence as the “wine of the Neapolitans”.
From grandfather Aniello to today, four generations have followed one another who have produced this wine with respect for the territory, the typical native grapes and the traditional uses handed down by local winemakers.
The Iovine wineries, using Aglianico, Piedirosso and Sciascinoso grapes, are engaged in two different productions of “Gragnano” wine, the first is produced with the Charmat Method in the company’s autoclaves, the second, the winemaker and owner Aniello Iovine explains to me, is born from the refermentation in the bottle, which harks back to the ancient production method.


He has thus created a natural and artisanal sparkling wine with the Classic Method, the “Terra del Gragnano”, refermentation in the bottle obtained from the cuvée of the three traditional base wines and the pied de cuve of Lambiccato, a sweet wine of ancient origins, produced from Falanghina, Coda di Volpe and Cacamosca grapes.


Coming soon for the Christmas holidays, this wine will be perfect with eel, capitone and fried cod, revealing all its exuberance, bright color, fresh and soft taste, in short its personality.
www.iovine.com

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