Azienda Agricola Berta
Dal produttore al consumatore
di Angela Merolla
Con pochi capi da latte, nel 1960 nacque l’azienda agricola Berta, immersa nella quiete della campagna di Settimo Torinese in provincia di Torino.
Solo successivamente, nel 1984 si iniziò a trasformare il latte in fuscelle di tomini e ricotta e quindi a divenire anche piccolo caseificio.
Negli anni una crescita graduale e costante ha ampliato l’allevamento e la produzione di formaggi, grazie all’impegno costante della famiglia Berta, oggi giunta alla terza generazione.
E’ Chiara Berta che mi accoglie in azienda e mi racconta dell’attività di famiglia, mostrando quanto sia fondamentale la salute degli animali allevati, infatti la stalla ospita un centinaio di capi di razza Frisona e Jersey a stabulazione libera, che godono di un’adeguata alimentazione.
Nella moderna società, il rispetto e la protezione di questi animali, sono necessari e obbligatori, oltretutto i consumatori tendono ad associare allo stato di benessere dell’animale la salubrità e la qualità dei prodotti derivanti, identificando in uno scadente livello delle condizioni di vita con un rischio per la salute e sulla sicurezza alimentare. Sono alla base della legislazione internazionale in materia di benessere animale, le “cinque libertà” da tutelare per garantire all’animale uno stato di benessere, inteso non solo come assenza di patologie, ma come uno stato complessivo di buona salute fisica e psichica.
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E nell’allevamento Berta, il benessere degli animali è appunto sinonimo di un buon latte e di un ottimo prodotto caseario.
La nascita di un vitellino è sempre una festa, un felice ampliamento dell’allevamento, ancor di più nel caso di una nascita gemellare e di sesso femminile perché presto produrranno latte; un evento eccezionale, proprio come quello a cui ho assistito durante la mia visita in azienda.
Nell’allevamento vi sono maggiormente capi di sesso femminile, cosi da poter prelevare il loro latte e mandarlo alla trasformazione direttamente nel caseificio attiguo alla stalla.
Lì ogni giorno vengono lavorati all’incirca 2000lt di latte, che diventano prodotti freschi come ricotta, stracchino, primo sale, tomini a rotolo, mozzarelle, scamorze, yogurt, burro e prodotti stagionati come tome, caciotte e rigatelli.
La vendita dei formaggi è diretta, si possono acquistare nel punto vendita del caseificio stesso, oppure presso i banchi nei mercati rionali piemontesi; sono prodotti da latte che arrivano direttamente sulle tavole senza tanti passaggi, vantando la filiera corta “dal produttore al consumatore”.
Settimo Torinese
BERTA
From producer to consumer
by Angela Merolla
With just a few dairy animals, the Berta farm was born in 1960, immersed in the quiet countryside of Settimo Torinese in the province of Turin.
Only later, in 1984, did they begin to transform milk into tomini and ricotta cheese baskets and then also become a small dairy.
Over the years, gradual and constant growth has expanded the breeding and cheese production, thanks to the constant commitment of the Berta family, now in its third generation.
Chiara Berta welcomes me to the company and tells me about the family business, showing how fundamental the health of the animals raised is, in fact the stable is home to around a hundred Friesian and Jersey cattle in free-range housing, which enjoy adequate nutrition.
In modern society, respect and protection of these animals are necessary and mandatory, moreover consumers tend to associate the state of well-being of the animal with the healthiness and quality of the resulting products, identifying a poor level of living conditions with a risk to health and food safety. They are the basis of international legislation on animal welfare, the “five freedoms” to be protected to guarantee the animal a state of well-being, understood not only as the absence of pathologies, but as an overall state of good physical and mental health.
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And in the Berta farm, animal well-being is precisely synonymous with good milk and an excellent dairy product.
The birth of a calf is always a celebration, a happy expansion of the farm, even more so in the case of a twin birth and females because they will soon produce milk; an exceptional event, just like the one I witnessed during my visit to the company.
In the farm there are mostly female animals, so that their milk can be collected and sent for processing directly in the dairy adjacent to the stable.
There, approximately 2000 liters of milk are processed every day, which become fresh products such as ricotta, stracchino, primo sale, tomini a rotolo, mozzarella, scamorza, yogurt, butter and aged products such as toma, caciotte and rigatelli.
The sale of cheeses is direct, they can be purchased at the dairy’s point of sale, or at the stalls in the Piedmontese local markets; they are dairy products that arrive directly on the table without many steps, boasting the short supply chain “from producer to consumer”.