Salvatore De Angelis – Campania

L’ARCIMBOLDO D’ORO 2024 A SALVATORE DE ANGELIS

L’Arcimboldo magazine online, prende il nome dal pittore del ‘500 Giuseppe Arcimboldo poiché l’artista realizzò le famose “Teste Composte”, dipinti che rivelavano una figura umana mettendo insieme tra loro prodotti ortofrutticoli, pesci e prodotti di cucina.

” L’Arcimboldo d’Oro ”  ovvero la statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev www.frankwy.com , nasce per premiare gli Artisti del Gusto, in Italia e all’estero, cioè coloro i quali che con la loro professione e suddivisi per categorie peculiari, rispondono ai seguenti requisiti nell’ambito enogastronomico:“Artisti del Gusto, custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale”.

L’Arcimboldo d’Oro, inoltre equivale al simbolo del Pennello d’Oro, utilizzato dagli artisti per creare le proprie opere.

Dopo una serie di valutazioni da parte di professionisti della comunicazione e dell’ambito gastronomico, meritevoli Artisti del gusto sono entrati a far parte della guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione da uno a tre pennelli d’Oro e durante l’evento di premiazione al Grand Hotel Capodimonte hanno ricevuto la prestigiosa targa che riporta i pennelli d’Oro assegnati.

Arriva da Casoria in provincia di Napoli, Salvatore De Angelis, che presso la Sala Carlo III del Grand Hotel Capodimonte di Napoli, ha ricevuto la targa da 3pennelli d’Oro.

Salvatore De Angelis, nato a Napoli e cresciuto nel quartiere Stella, uno dei più antichi della città.

Lì gli antichi palazzi dall’alto guardano i bassi coloriti, voci e panni stesi al sole, ravvivano il mattonato scuro e custodiscono storie, sogni e passioni.

Il sogno Salvatore, sin da bambino era di diventare pizzaiolo, desiderava infatti imparare lo stesso mestiere di zio Mario, colui che per pallore e occhiaie in viso, era soprannominato “Zombi” e quando Salvatore giovanissimo lo affiancò per imparare il mestiere di pizzaiolo, ereditò per discendenza e parentela il nomignolo di “Zombino”. Se da ragazzino lo infastidiva, poi crescendo è divenuto il suo nome distintivo, quello che ha fatto la storia della sua famiglia e che traccia un percorso di vita che profuma di pizza e di affetti.

Approfondì poi il mestiere affiancando i grandi della pizza ai Tribunali di Napoli e nel 2006 inaugurò a Casoria la sua pizzeria di famiglia, “Pizzeria Salvatore Zombino” portando in provincia di Napoli la vera pizza napoletana.

Oggi socio con il cognato Antonio Pignardelli, coadiuvato dai figli Luca e Simone operativi su due forni a legna e da un affiatato team di sala, vanta una consolidata clientela, a cui mette a disposizione la sala interna e il dehors climatizzato.

Da Zombino i fritti della tradizione rigorosamente artigianali stuzzicano l’appetito, punta di diamante sono le montanarine fritte e ripassate al forno, guarnite con una sottile fetta di mortadella e granella di pistacchi.

Le pizze che si sfornano alla pizzeria Zombino nascono da un impasto di 36 ore con doppia lavorazione, 24 ore di maturazione in massa e 12 ore in panetti.

Dai gusti classici o innovativi, sempre eccellenti sono le pizze a firma Salvatore De Angelis.

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