Antonio Daponte – Lazio

L’Arcimboldo magazine online, prende il nome dal pittore del ‘500 Giuseppe Arcimboldo poiché l’artista realizzò le famose “Teste Composte”, dipinti che rivelavano una figura umana mettendo insieme tra loro prodotti ortofrutticoli, pesci e prodotti di cucina.

” L’Arcimboldo d’Oro ”  ovvero la statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev www.frankwy.com , nasce per premiare gli Artisti del Gusto, in Italia e all’estero, cioè coloro i quali che con la loro professione e suddivisi per categorie peculiari, rispondono ai seguenti requisiti nell’ambito enogastronomico:
“Artisti del Gusto, custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale”.

L’Arcimboldo d’Oro, inoltre equivale al simbolo del Pennello d’Oro, utilizzato dagli artisti per creare le loro opere.

Dopo una serie di valutazioni da parte di professionisti della comunicazione e dell’ambito gastronomico, meritevoli Artisti del gusto sono entrati a far parte della guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione da uno a tre pennelli d’Oro.

Antonio Daponte è entrato nella Guida 2024 de L’Arcimboldo con l’assegnazione di 2 Pennelli d’Oro categoria Artista Op Art.

Antonio Daponte nato a San Giorgio a Cremano trentatré anni fa, nella vita professionale e lavorativa s’identifica come Antonio Barone, ovvero con il soprannome che era stato dato al papà.

Era un bambino quando nel 1998 si trasferisce a Roma con la famiglia.

Quest’ultima è sconvolta dalla prematura perdita del padre, Antonio a 27 anni si ritrova sulle spalle il peso della famiglia, con un fratello e una sorella più piccoli a cui badare.

Nel 2020 si presenta l’opportunità di rilevare una pizzeria d’asporto e consegna romana, quindi pizze tonde e teglie romane.

Con Pizza Inferno aumentano le responsabilità, ma è in questa pizzeria che Antonio muove i primi passi nel mondo delle farine e delle lievitazioni. L’intento iniziale era quello di aprirla da imprenditore, ma la voglia di creare e percepire la soddisfazione dei clienti era tale che si rende protagonista al banco delle pizze.

Autodidatta, studia la chimica degli ingredienti e ragiona seguendo una sua teoria e crea pizze a mano libera come un pittore che dipinge su una tela bianca.

Se è riuscito a creare un prodotto che piace ai clienti è grazie ai tanti sbagli e alla tenacia nell’andare avanti, ma soprattutto grazie alla moglie Francesca, che lo ha sempre supportato nelle sue scelte e  criticato se era necessario, per permettergli di crescere e migliorare, critiche che affiancate all’ambizione e alla volontà di far sua quest’Arte Bianca, gli hanno permesso di ritagliarsi uno spazio nel mondo pizza.

Attualmente proprietario della pizzeria e friggitoria napoletana LIEVIT’AMO, propone la pizza napoletana rivisitata a modo suo, una classica quasi contemporanea, che definisce #LAQUASICONTEMPORANEA e che nasce da un impasto molto digeribile e ben strutturato.

Antonio Daponte coltiva ogni giorno la passione per la pizzeria, mettendo in pratica sempre nuove idee per migliorare impasti e topping.

Spesso la notte gli porta consiglio e nel suo comodino c’è sempre un quaderno dove annota le sue idee, anche nelle ore più impensabili, mettendole in pratica l’indomani e spesso con ottimi risultati.

Idee che gli piace pensare, vengano da qualcuno che dall’alto gli sta accanto sempre e lo aiuti a migliorarsi.

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