Giro di boa
di Angela Merolla
La vita va per la sua strada, ma durante il percorso si può invertire direzione, andare da tutt’altra parte, basta credere nell’attimo che ispira a nuove prospettive, in una scelta innovativa, adrenalinica per i rischi che comporta e prendere al volo l’opportunità di vivere l’emozione di una nuova vita.
Così è stato per Betti e Pasquale, architetti a tempo pieno assorti dai ritmi della città di Napoli, il richiamo della casa e dei terreni di famiglia nella quiete incontaminata di Torchiara, in provincia di Salerno, questo negli anni novanta il loro giro di boa. La scelta di una vita bucolica, la sfida stimolante di produrre su quel fazzoletto di terra vitata tra i monti del Cilento e così vicino al mare, uve ricche dell’essenza del luogo, della saggezza della natura unitamente alla propria filosofia di concepire il vino.
Vi racconto di un loro vino, un’ulteriore sfida nel mondo dello spumante metodo Classico, “La Matta”, sin dal nome la certezza di una scelta vincente, che trasmette perfettamente la filosofia di produzione Casebianche, la conversione al biologico, la riduzione al minimo degli interventi sia in vigna che in cantina.
Nella inconsueta bottiglia trasparente avviene la seconda fermentazione attivata non dal liqueur de tirage ma da una quantità di mosto della prima fermentazione, conservato a basse temperature fino all’imbottigliamento, senza aggiunta di lieviti e zuccheri.
La Matta è spumante da uve Fiano in purezza, senza sboccatura, a dosaggio zero, che conserva i lieviti esausti fino alla stappatura della bottiglia, per poi liberarli in sospensione al calice. Sentori immediati agrumati, che si palesano con un gusto pieno, fresco e sapido, rimane lungo e piacevole al palato, realmente artigianale e sincero nella sua originalità territoriale.