L’Arcimboldo magazine online, prende il nome dal pittore del ‘500 Giuseppe Arcimboldo poiché l’artista realizzò le famose “Teste Composte”, dipinti che rivelavano una figura umana mettendo insieme tra loro prodotti ortofrutticoli, pesci e prodotti di cucina.
” L’Arcimboldo d’Oro ” ovvero la statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev www.frankwy.com , nasce per premiare gli Artisti del Gusto, in Italia e all’estero, cioè coloro i quali che con la loro professione e suddivisi per categorie peculiari, rispondono ai seguenti requisiti nell’ambito enogastronomico: “Artisti del Gusto, custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale”.
Foto Roberto Petrucci e Scipioni Manuela
L’Arcimboldo d’Oro, inoltre equivale al simbolo del Pennello d’Oro, utilizzato dagli artisti per creare le proprie opere.
Roberto Petrucci è stato inserito nella Guida 2024 de L’Arcimboldo.
“ Il mio percorso nel mondo dell’arte bianca comincia 40 anni fa nel forno di mio nonno, Attilio Giuseppucci.” Ci racconta Roberto Petrucci.
“Nel 1988, finiti gli studi, apriamo con mia madre: Piera Giuseppucci, la pizzeria a Torlupara , di li a poco vengo affiancato da mia moglie Scipioni Manuela.
A questo punto, la mia passione per le farine e la passione di mia moglie per la cucina, fanno evolvere il nostro locale, in una pizzeria al taglio, ma con uno sguardo verso l’innovazione.
Da diversi anni, siamo passati alla lavorazione di farine sempre meno raffinate ed a una farcitura che strizza l’occhio alla cucina, proponiamo infatti pizza con: polpette, stracotti di vitellone, trippa alla romana, pajata, picchiapó, arrosti ecc ecc.
Nel 2022, ci avviciniamo alla cottura a bassa temperatura, e di conseguenza si apre un mondo che ci fa letteralmente divertire e svariare sulle nostre farciture.
Chiaramente non avendo mai abbandonato le farciture classiche seppure andando peró alla ricerca il più possibile di prodotti del nostro territorio e abbandonando un po’ la grande distribuzione industriale.
I nostri fornitori sono produttori, sia per quanto riguarda le verdure che l’accaparramento delle carni e formaggi.
Nel 2019 apro in società con un ragazzo che lavorava con noi, una seconda pizzeria, a Roma in via tino Buazzelli, dal nome “Mapè “.
Nel 2019 i miei due figli, Manuel Petrucci e Chiara Petrucci, terminati gli studi universitari pur laureatesi entrambi in Economia e Management, decidono di seguirne le orme della famiglia.
Chiara gestisce il negozio di Roma ,in società con il mio socio, e Manuel gestisce con me e mia moglie, l’attività storica di Torlupara.
Progetti per il futuro ad oggi non saprei dire, ma considerando l’intraprendenza dei miei figli, spero grandi cose.
Il mio sogno nel cassetto:
Una pizzeria al piatto dove potermi sbizzarrire con le mie farciture , su pizze tonde.
Chissà……”