Antonio Bello

L’Arcimboldo magazine online, prende il nome dal pittore del ‘500 Giuseppe Arcimboldo poiché l’artista realizzò le famose “Teste Composte”, dipinti che rivelavano una figura umana mettendo insieme tra loro prodotti ortofrutticoli, pesci e prodotti di cucina.

L’Arcimboldo  ovvero la statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev www.frankwy.com , nasce per premiare gli Artisti del Gusto, in Italia e all’estero, cioè coloro i quali che con la loro professione e suddivisi per categorie peculiari, rispondono ai seguenti requisiti nell’ambito enogastronomico:
“Artisti del Gusto, custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale”.

L’Arcimboldo inoltre equivale al simbolo del Pennello utilizzato dagli artisti per creare le loro opere.

Dopo una serie di valutazioni da parte di professionisti della comunicazione e dell’ambito gastronomico, meritevoli Artisti del gusto sono entrati a far parte della guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione da uno a tre pennelli.

Antonio Bello è  nella Guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione di 2 pennelli nella categoria Artista Moderno.

Intervista ad Antonio Bello:

QUAL È IL TUO MOTTO PROFESSIONALE?

Molti cucinano quello che gli passa per la testa. Io cucino quello che mi passa per il cuore. Perché la cucina è un linguaggio di emozioni, e ogni piatto deve raccontare una storia.

PARLACI DI TE

La cucina è sempre stata parte della mia vita. Sono nato a Torre del Greco, e la mia infanzia profuma ancora di dolci appena sfornati e specialità di mare: mia mamma e mio zio gestivano una pasticceria-gastronomia sul lungomare, e lì ho scoperto quanto amore e dedizione ci vogliano per creare qualcosa di buono.

Dopo essermi diplomato all’I.P.S.S.A.R. “F. De Gennaro” della Penisola Sorrentina, ho iniziato un lungo viaggio che mi ha portato a conoscere e vivere la cucina in ogni sua sfumatura: dai sapori mediterranei di Napoli e Palermo, alle atmosfere rustiche e intense delle Dolomiti, fino a esperienze in Piemonte, Umbria, Toscana e Roma. Ho completato il mio percorso di studi al Centro di Formazione Professionale di Summonte, in Irpinia, dove ho anche aperto il mio primo locale, trascorrendo cinque anni indimenticabili.

Oggi il mio cuore e la mia cucina sono al  ristorante Moa, un luogo che ho scelto e che mi ha scelto. Qui posso dare libero sfogo alla mia filosofia culinaria: pochi ingredienti, ma scelti con cura e abbinati nel modo giusto per creare un’emozione. La mia cucina è un ponte tra le mie origini campane con il pesce, i limoni della costiera e i profumati pomodori e il Piemonte, una regione ricchissima di materie prime straordinarie — come il riso, che ho imparato ad amare e valorizzare in piatti che raccontano questa terra e il suo patrimonio gastronomico.

QUANDO INIZIA IL TUO PERCORSO PROFESSIONALE?

Il mio percorso è quello di chi ha imparato il mestiere con umiltà e passione, crescendo nelle cucine sotto la guida di grandi maestri, rispettando le gerarchie e facendo esperienza in ogni angolo d’Italia. Ogni regione, ogni città, mi ha insegnato qualcosa di nuovo, e mi ha fatto capire quanto sia immenso il patrimonio culinario italiano. Oggi porto con me tutto questo bagaglio e lo traduco in piatti che vogliono essere un viaggio tra tradizione e innovazione.

QUALI SONO I TUOI IMPEGNI ATTUALI?

Oggi sono lo chef del ristorante gourmet Moa, all’interno de Il Villaggio del Benessere di Caltignaga, in provincia di Novara. Ogni giorno lavoro con il mio team per offrire un’esperienza che vada oltre il semplice pasto: voglio che chi entra al Moa si senta in un’isola di pace, dove la cucina diventa uno strumento per rilassarsi e lasciarsi trasportare dai sapori.Proponiamo una cucina che esalta la materia prima: pesce freschissimo, carni selezionate, verdure di stagione e prodotti locali, con un’attenzione particolare ai Presìdi Slow Food e alle eccellenze del territorio. Offriamo un’esperienza completa, dalla pausa pranzo leggera ma gustosa, perfetta anche per incontri business, fino alla cena gourmet, dove ogni piatto racconta una storia e ogni calice di vino accompagna il viaggio sensoriale.

QUALI SONO I TUOI PROGETTI FUTURI?

Il mio sogno è quello di continuare a far crescere Moa, rendendolo sempre più un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza gastronomica autentica e rilassante. Vorrei che diventasse un luogo dove le persone tornano non solo per il cibo, ma per l’atmosfera, l’accoglienza e il senso di benessere che si respira.

Il mio più grande successo, però, resta sempre lo stesso: sapere che chi assaggia i miei piatti se ne va con il sorriso e con un bel ricordo nel cuore. Perché cucinare, per me, è questo: regalare emozioni.

La filosofia dello chef
“Quando penso alla cucina, penso alla bellezza della semplicità. Ogni piatto che creo è un invito a riscoprire l’essenza degli ingredienti, a metterli in luce con il rispetto che meritano, senza mai sovrastare la loro natura. Al Moa, la materia prima è sempre al centro. Che si tratti di pesce, carne o di piatti vegetariani, la qualità è ciò che guida ogni mia scelta in cucina. Ogni ingrediente ha una sua storia, e il mio compito è farla emergere, con abbinamenti che suscitano emozioni, risvegliano ricordi e fanno scoprire nuovi sapori. Nei percorsi degustazione che propongo, ho pensato a due viaggi: uno che vi farà esplorare il Piemonte con il focus sul Novarese, con i suoi prodotti più preziosi, uno tra tutti il riso, e uno che vi riporterà alle mie origini partenopee, quelle che continuo a portare nel cuore e che influenzano profondamente la mia cucina. Ogni piatto è un tributo alla semplicità, ma anche alla ricerca del gusto perfetto, che diventa un’emozione da condividere con chi mi sceglie.
Al Moa, voglio che ogni ospite possa ritrovare un equilibrio, non solo nel piatto, ma anche dentro di sé, grazie alla leggerezza e all’armonia delle mie proposte.
Benvenuti al Moa, dove ogni assaggio è l’inizio di un viaggio, un viaggio che spero diventi indimenticabile, come quello in un’isola da sogno.

Antonio Bello ricopre il ruolo di chef al Moa Ristorante a Carltignaga, un’isola del gusto alle porte di Novara, viaggio tra sapori autentici sotto la guida dello chef Antonio Bello
La nuova cucina celebra la bellezza della semplicità.

Con pochi ingredienti selezionati con cura, ogni piatto racconta una storia di sapori autentici e materie prime eccellenti.


Un’esperienza gastronomica che non ti aspetti, alle porte di Novara.

A Caltignaga, all’interno del rinomato Il Villaggio del Benessere, riconosciuto in tutto il Piemonte e anche fuori dai confini regionali come luogo di classe e di rigenerazione, nasce una nuova esperienza gastronomica sotto la guida dello chef Antonio Bello.

Originario di Torre del Greco (NA), ma ormai saldamente radicato nella provincia novarese, lo chef porta al ristorante Moa una filosofia culinaria che celebra la semplicità e la qualità assoluta della materia prima.
Al Moa, ogni piatto racconta la storia della cucina italiana: pochi ingredienti selezionati con cura, abbinati con maestria per suscitare emozioni, risvegliare ricordi e stimolare il pensiero. I presìdi Slow Food, i prodotti a km 0 e autentiche “chicche gastronomiche” sono i protagonisti di una cucina dove il gusto è sempre al centro.


“La parola d’ordine al Moa è leggerezza,” spiega lo chef Bello. “Vogliamo che chi varca il nostro ingresso lasci fuori i pensieri quotidiani per vivere un momento di puro relax e piacere.”
Come suggerisce il nome, che evoca un’isola del Pacifico tra Papua Nuova Guinea e Australia, da Moa si può vivere un viaggio agli antipodi della routine, in un’oasi di pace dove cucina e buon vino diventano i compagni ideali per esplorare nuovi orizzonti gastronomici e nuovi sapori.


La proposta serale del ristorante è raffinata ed elegante, con piatti dai sapori semplici ma ricercati. Durante il giorno, invece, la pausa pranzo offre un’esperienza più accessibile, pensata per chi desidera un pranzo di qualità al giusto prezzo.
Nel tardo pomeriggio, il Moa diventa inoltre meta ideale per un aperitivo ricercato, con una selezione di vini eccellenti, cocktail creativi e sfiziosi accompagnamenti, perfetti per un momento di piacere prima della cena.


Grazie ai suoi ampi spazi esterni e all’elegante sala, è anche il luogo ideale per festeggiare compleanni, celebrare cerimonie speciali o organizzare pranzi di lavoro in spazi riservati.
Entrare al Moa significa fare un viaggio indimenticabile nella vera cucina di essenza, dove ogni piatto racconta una storia fatta di sapori autentici, materie prime eccellenti e abbinamenti capaci di suscitare emozioni, risvegliare ricordi e regalare momenti
Ristorante Moa
Via Risorgimento 50, Caltignaga (NO)
Aperti tutti i giorni in pausa pranzo dalle 12.30 alle 15.00
Aperitivi e break tutti i giorni dalle 17.30 alle 19.00
Dal mercoledì alla domenica dalle 19.30 alle 22.30
Per prenotazioni: tel. +39 328 77 91 312
Web: www.moarestaurant.it

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