L’ARCIMBOLDO D’ORO 2024 A PASQUALE VITALE L’Arcimboldo magazine online, prende il nome dal pittore del ‘500 Giuseppe Arcimboldo poiché l’artista realizzò le famose “Teste Composte”, dipinti che rivelavano una figura umana mettendo insieme tra loro prodotti ortofrutticoli, pesci e prodotti di cucina.
” L’Arcimboldo d’Oro ” ovvero la statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev www.frankwy.com , nasce per premiare gli Artisti del Gusto, in Italia e all’estero, cioè coloro i quali che con la loro professione e suddivisi per categorie peculiari, rispondono ai seguenti requisiti nell’ambito enogastronomico:“Artisti del Gusto, custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale”.
L’Arcimboldo d’Oro, inoltre equivale al simbolo del Pennello d’Oro, utilizzato dagli artisti per creare le loro opere.
Dopo una serie di valutazioni da parte di professionisti della comunicazione e dell’ambito gastronomico, meritevoli Artisti del gusto sono entrati a far parte della guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione da uno a tre pennelli d’Oro e durante l’evento di premiazione al Grand Hotel Capodimonte ha ricevuto la nomina della prestigiosa targa che riporta i pennelli d’Oro assegnati.
Lo chef Pasquale Vitale è stato inserito nella Guida de L’Arcimboldo.
Credo che le località di mare si apprezzino in tutta la loro autentica bellezza proprio d’inverno, quando lasciano scorgere quei particolari che d’estate restano celati dalla folla di bagnanti e di stranieri curiosi. Vietri sul Mare in dicembre è una cartolina senza eguali, le luminarie natalizie si riflettono nelle vetrine delle botteghe di ceramiche, che con i loro disegni dai colori vivaci, raccontano le meraviglie di questo antico borgo di mare. Le stradine intrecciate come una rete di pescatore si srotolano sulle discese ripide che portano alla Marina.
Il lungomare è stretto nell’abbraccio delle case che si alzano le une sulle altre, quasi a proteggere l’esiguo tratto di spiaggia. Proprio difronte al mare, laddove anni a dietro vi era un ricovero per le barche dei pescatori è nato “Pascalò”, un ristorante tipicamente vietrese.
Appena oltre la porta a vetro, si ha la sensazione di fare un tuffo nel mare, trattenere il fiato e poi rendersi conto che sott’acqua si riesce a respirare e a godere della vista di una Vietri inabissata tra pesci di ogni genere, sirene e tritoni.
È la magia dell’arte, dai soffitti chiari fuoriescono mezzi busti di tonni in ceramica blu, che fungono da punti luce, lungo le pareti meravigliose lastre di ceramica dipinte con caldi colori giallo oro, blu e azzurro, che appunto ritraggono Vietri in tutto il suo splendore, ma completamente sommersa dal mare in una ricchezza di particolari fantastici.
Da Pascalò, ovvero dallo Chef Pasquale Vitale, l’arte continua a tavola, la sua è una cucina di mare tradizionale, fatta di fresco pescato e di prodotti di qualità, le pietanze sono arricchite e innovate quel tanto da renderle più appetibili e moderne, supportate da un’elegante presentazione e una giusta carta dei vini. Pasquale e sua moglie Maria, hanno voluto Pascalò proprio nella loro città natale, tenendo a preservare la cucina di Vietri, fatta spesso di piatti semplici, come può esserlo una frittura di paranza, ma senza dubbio anche di sapori unici.