O Graffaiulo

di Angela Merolla

Il Progetto Comunità del Cibo”Grano di Caselle” nasce nel 2008 con l’intento di recuperare in questa area del Cilento, antiche sementi di varietà autoctone quali la Russulidda e la Iaculidda, che rischiavano di scomparire dalle colture di grano. Per cui l’impegno non solo nel recupero delle sementi ma anche nella loro distribuzione tra le aziende agricole locali, e nel mentre la natura fa il suo corso, proseguono approfonditi studi su queste varietà per immettere prossimamente sul mercato delle farine di cui si conoscano le proprietà e le peculiarità.

A Sicilì frazione di Morigerati in provincia di Salerno, poco distante dal comune di Caselle in Pittari, è attivo da tre anni un panificio tutto al femminile, condotto da Maria Pellegrino e le sue due giovani figlie Fernanda e Serena. Maria sprigiona energia, infonde la passione per l’arte antica della panificazione alle sue figlie proprio sotto casa dove ha allestito un forno a legna e la sala per la panificazione.

Maria è forza di braccia e mani, da piccola abituata ad impastare il pane unicamente con l’uso del lievito madre e ad usare sapientemente il forno a legna per la cottura, ha trasformato quelle che erano abitudini casalinghe in un vero e proprio lavoro. Il panificio San Nicola è conosciuto per suo pane da lievito madre, come per le focacce e i svariati tipi di dolci secchi tra cui un antico biscotto il “Graffaiuolo”, nato dall’impasto semplice e casalingo di uova e farina, scottato in acqua e poi cotto nel forno a legna, completato poi da una candida glassa.

Maria e le sue figlie fanno le ore piccole per portare avanti il panificio e nonostante tutto, hanno adottato il Progetto Comunità del Cibo”Grano di Caselle” e quindi impiantato i semi Russulidda e la Iaculidda su 1 ettaro della loro campagna, con l’intento di iniziare con la prossima raccolta ad utilizzare nel panificio,  le farine del grano che nascerà. La dimostrazione questa che dal passato e dalla terra, arriva lo sprone per creare un futuro migliore.

O Graffaiulo

by Angela Merolla

The Community Food Project “Grano di Caselle” was born in 2008 with the aim of recovering in this area of ​​Cilento, ancient seeds of native varieties such as Russulidda and Iaculidda, which were at risk of disappearing from wheat crops.

Therefore, the commitment not only in recovering the seeds but also in their distribution among local farms, and while nature takes its course, in-depth studies on these varieties continue to soon put on the market flours whose properties and peculiarities are known. In Sicilì, a hamlet of Morigerati in the province of Salerno, not far from the municipality of Caselle in Pittari, an all-female bakery has been active for three years, run by Maria Pellegrino and her two young daughters Fernanda and Serena. Maria exudes energy, instills a passion for the ancient art of bread making in her daughters right under the house where she has set up a wood-fired oven and a room for bread making.

Maria is a strong hand and arm, as a child accustomed to kneading bread only with the use of sourdough and to expertly use the wood-fired oven for cooking, she has transformed what were home habits into a real job.

The San Nicola bakery is known for its sourdough bread, as well as for its focaccias and various types of dry sweets including an ancient biscuit, the “Graffaiuolo”, born from the simple and home-made dough of eggs and flour, scalded in water and then cooked in the wood-fired oven, then completed with a white glaze.

Maria and her daughters work late hours to keep the bakery going and despite everything, they have adopted the “Grano di Caselle” Food Community Project and therefore planted the Russulidda and Iaculidda seeds on 1 hectare of their land, with the intention of starting with the next harvest to use in the bakery, the flours of the wheat that will grow. This is proof that from the past and from the land, comes the spur to create a better future.

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